GIORNI DI FEBBRAIO
Una trama, una scenografia, una partitura: un'operetta. Una performance, una mostra d'arte contemporanea, un concerto in due atti: il primo, "L'intensità dello sguardo", detta i tempi della storia, una storia d'amore (proprio così, niente massimi sistemi), la seconda, "Al di là dello sguardo", affronta l'argomento lasciando aperto il campo delle ipotesi.
Se con "L'intensità dello sguardo" è possibile perdersi attraverso le diafane pulsioni all'ingresso della Torre, "Al di là dello sguardo" trascina oltre, sulle note del violoncello, all'insegna del viaggio di non ritorno.